22 Marzo

Sezione: non-accadde/

Sardonicus dixit: “Il negoziato è la maniera più complicata di mostrare la propria forza”.


22 marzo

1540, lunedì delle Palme, Hans Kohlhase viene giustiziato a Berlino. Hermann von Kleist mantiene luogo e la data per l’esecuzione del romanzesco Michael Kohlhaas, che a Kohlhase si ispira (vedi 1 ottobre).


(Vecchio stile) “L’anno scorso, il 22 marzo sera, mi è capitato un fatto estremamente singolare”, incipit di “Umiliati e offesi” di Fjodor Dostojevskij. Due storie si intrecciano in questo romanzo (oltre a quella del narratore Ivan - Vanja), nessuna delle quali veramente a lieto fine. C’è molto Dickens, ma Dostojevskij è uno di quegli autori che non si possono discutere e vanno semplicemente letti.
(“Unizhennyje i oskorbljennyje”, 1861 (a puntate), 450 pagine).


(1828?) Terminano le avventure di Arthur Gordon Pym di Edgar Allan Poe. La scena finale, con bianchi uccelli antartici giganteschi che urlano senza posa “Tekeli-li” dovette impressionare tanto Giulio Verne (vedi 21 aprile) quanto H.P. Lovecraft (vedi 2 settembre)
(”The Narrative of Arthur Gordon Pym of Nantucket”, 1838, circa 240 pagine).


(Anno imprecisato). Prima lettera scritta all’uscita dal seminario da Luis de Vargas allo zio decano della cattedrale di ***, nella prima parte (“Lettere di mio nipote”) del romanzo “Pepita Jiménez”, di Juan Valera. L’ultima lettera della prima parte viene spedita il 18 giugno. Il tema è l’amore impossibile tra un prete e una giovanissima vedova. Romanzo della corrente realistica di imitazione francese, apprezzatissimo ai suoi tempi.
La mia impressione è che nell’insieme il realismo francese e di imitazione francese si sia allontanato dai gusti moderni più di ogni altro movimento letterario dell’Ottocento: è come una medicina amarissima di cui si è scoperto che è inutile. L’amaro però resta. (“Pepita Jimenez”, 1874, 164 pagine).