26 Marzo

Sezione: non-accadde/

Sardonicus dixit: “Proviamo rabbia nel perdere anche ciò che avevamo dimenticato di possedere”.


26 marzo
1799, martedì, prime ore del mattino: Jacopo Ortis, protagonista de “Le ultime lettere di Jacopo Ortis”, di Ugo Foscolo, si uccide pugnalandosi al cuore. Le lettere, pubblicate dall’amico Lorenzo Alderani, a cui erano indirizzate, raccontano l’amore di Ortis, già affranto per la distruzione della sua patria Venezia, per la bella Teresa T.. Il romanzo potrebbe essere considerato (e lo fu) una sorta di non eccellente, pedissequa imitazione de “I dolori del giovane Werther”, di Goethe (1774), se non vi fosse anche una forte componente patriottica. Esso è ormai remoto dal gusto moderno (come del resto il modello), ma presenta ancora qualche interesse come documento storico-biografico.
(“Le ultime lettere di Jacopo Ortis”, 1801, circa 100 pagine fittissime o 200 pagine normali).
Il personaggio di Jacopo Ortis è ispirato ad una persona reale, lo studente di medicina friulano Gerolamo Ortis, uccisosi con due pugnalate a Padova il 29 marzo 1796. Il nome Jacopo sarebbe stato dato al personaggio in memoria di Jean-Jacques Rousseau.