18 Giugno

Sezione: non-accadde/

Sardonicus dixit: “La neghittosità insegna l’arte di inventare scuse.”


18 giugno
1799, martedì. Ha inizio il libro Adam Bede, primo romanzo di George Eliot (Mary Ann Evans), con una visita alla bottega di Mr. Jonathan Burge, falegname e capomastro del villaggio di Hayslope. L’intreccio, pur essendo ispirato, secondo la tradizione, da una narrazione autobiografica di una zia dell’autrice, è – quasi - scontato. Lo stile rappresentò invece una novità, rivolgendosi con attenzione alla vita ed alle maniere della gente semplice di campagna. Tuttavia il romanzo fu anche negativamente criticato per la comparsa di un “deus ex machina” (capitoli XLIV-XLVII), che guasta il finale. Secondo i moralisti del tempo il romanzo doveva terminarsi con una bella impiccagione dell’infanticida per l’edificazione generale. Insomma, i moralisti non hanno neanche pietà dei personaggi letterari.
(“Adam Bede”, 1859, 1.14 Mbytes).

1815, domenica, battaglia di Waterloo.
Molti celebri romanzi e racconti e poesie vi si intrecciano; molti eroi immaginari vi combattono e taluni vi muoiono anche.
Esempio:
Une heure avant le jour le lendemain, Fabrice était sur la route, … Sur les cinq heures, il entendit la canonnade: c’étaient les préliminaires de Waterloo. – Un’ora prima di giorno, Fabrizio era sulla strada…Verso le cinque udì il cannoneggiamento: erano i preliminari di Waterloo”. Qui siamo alla fine del capitolo II de “La certosa di Parma” di Henri Beyle, Stendhal (vedi 15 maggio). Il capitolo III e parte del IV raccontano le peripezie di Fabrizio del Dongo sul campo di Waterloo, senza darci una vera descrizione della battaglia, a cui del resto il nostro “eroe assai poco eroe” partecipa solo come poco più che un curioso. Però, secondo Victor Hugo, che ne “I Miserabili” cita il generale Colville, il primo colpo di cannone fu sparato alle 11:35. Inoltre non mi risulta che il maresciallo Ney, che Fabrizio del Dongo incontra dopo le 14, andasse in giro a quell’ora per vie traverse con un piccolo seguito.
Sia come si vuole: la descrizione della battaglia di Waterloo osservata da un punto di vista non ufficiale fece scuola ed influenzò Tolstoj e altri.

Giorno in cui il Grampus, la nave di Arthur Gordon Pym (protagonista del romanzo omonimo di Edgar Allan Poe) salpa da Nantucket. Vedi 22 marzo.

Il 18 giugno (anno imprecisato) è il giorno in cui si svolge l’intera azione del libro “Ulisse” di James Joyce. I cultori di Joyce celebrano il giorno come “Bloomsday”. Ottimo libro per critici letterari e per chi considera la lettura come un dovere doloroso. Ci sono 250.000 parole (di cui ben 30000 parole diverse), usate con eccezionale virtuosismo linguistico. E’ pure inclusa la frase più lunga della letteratura inglese, 4391 parole. Insomma, una sfida. Chi l’avrà accettata, ha il diritto di esprimere un giudizio.
(“Ulysses”, prima pubblicato a puntate nel 1918-1920, poi in unico volume, 1922; 250000 parole).