7 Luglio

Sezione: non-accadde/

Sardonicus dixit:”Siamo tutti pronti a passare il testimone a qualcuno migliore di noi. Peccato che non ci sia.”


7 luglio
1207, sabato. Quando il castello di Wartburg in Turingia fu restaurato, a partire dal 1838, in una sala fu collocata sotto un appropriato affresco la scritta:”In questa sala, il 7 luglio 1207 si tenne la gara dei cantori, il giorno della nascita di Santa Elisabetta”. La gara è famosa nella letteratura tedesca. Vi presero parte i sei maggiori poeti del tempo, tra storici, leggendari e anacronistici, tra cui Walter der Vogelweide e Wolfram von Eschenbasch, nonché Heinrich von Ofterdingen , che risultò vincitore. La competizione diede il suo nome ad una antica collezione di poesie tedesche. Inoltre eccitò la fantasia dei poeti romantici, quali Novalis col suo “Heinrich von Ofterdingen” (vedi 24 giugno) e E.T.A. Hoffmann. Richard Wagner in una sua opera mise insieme due leggende, quella di Heinrich von Ofterdingen (che sogna e poi vince la competizione) e quella di Tannhäuser (il cui perdono per avere preferito Venere a Maria è annunciato dalla fioritura del suo bastone di pellegrino - che gli è stato dato dal Papa). L’opera è il “Tannhäuser e la competizione di cantori al Wartburg”. Il personaggio principale è Tannhäuser, a cui gli altri personaggi si rivolgono, appunto, col nome di Enrico.
(“Tannhäuser und der Sängerkrieg auf Wartburg”, 3 atti, 11 scene di assai diseguale lunghezza).
Da notare tra i competitori anche l’ungherese Klingsohr, che però Wagner preferì mettere d’autorità in un’altra opera.

(deve essere il 1860). “Arriveremo mercoledì 7 luglio, a mezzogiorno”, dice la lettera di Monsieur Perrichon, che annuncia il ritorno dal viaggio sulle Alpi, con puntata in Savoia, da poco divenuta Francese. Atto 3, scena I de “Il viaggio di Monsieur Perrichon”, di Eugène Labiche e Edouard Martin. Avvincente gara tra i due pretendenti alla mano di Enrichetta Perrichon, da cui si traggono almeno due importanti insegnamenti: primo, che per aver la gratitudine di un uomo è meglio farsi salvare la vita da lui piuttosto che salvargliela; secondo, che non bisogna parlare ad alta voce vicino ad una porta aperta. Labiche è il ritrattista dei lati più ameni della borghesia del secondo Impero, con bonomia e senza volgarità, sempre divertente, spesso irresistibile.
(“Le voyage de Monsieur Perrichon”, 1860, 4 atti, pochi momenti di noia).
Per quanto riguarda l’anno, la commedia fu recitata per la prima volta il 10 settembre 1860, quindi subito dopo l’annessione della Savoia, 24 marzo, con plebiscito in aprile. Però il 7 luglio 1860 era un sabato.

1896, martedì. Esecuzione di Charles Thomas Wooldridge, per aver ucciso la moglie Laura Ellen pochi mesi prima. L’impiccagione ebbe luogo nella prigione di Reading. Tra i prigionieri c’era anche un non mediocre poeta inglese, che, uscito di prigione, pubblicò anonimo la “Ballata del carcere di Reading”, centrata sull’evento, un capolavoro da cui è completamente scomparsa ogni ironia tipica dell’autore, che era Oscar Wilde. La ballata è una lunga meditazione sulla pena di morte, che ha lasciato frasi e concetti alla lingua inglese: “Ogni uomo uccide la cosa che ama - each man kills the thing he loves”. Da leggere, anche se non necessariamente da praticare.
(“The Ballad of the Reading Gaol”, circa 1898, sei sezioni in sestine, 85 Kbytes)