29 Luglio

Sezione: non-accadde/

Sardonicus dixit:”In vecchiaia, più il portafoglio sarà leggero e più diventerete un peso”


29 luglio
Sabato (dovrebbe essere il 1850, ma non quadra). Matrimonio di Gervaise con Coupeau, in “L’ammazzatoio” (bettola di infimo ordine), di Émile Zola. Romanzo realista modello, che dipinge la vita degli operai parigini e fa pensare. Ma può rasserenarci solo se crediamo ad Aristotile (con le sue idee di una funzione catartica dell’arte) e riusciamo a dimenticare che le vicende descritte erano in gran parte ispirate dalla cronaca.
(“L’Assommoir”, volume VII della saga dei Rougon-Macquart, 1877; 966 Kbytes, circa 500 pagine).

Sarebbe meglio se fosse una domenica, ma in realtà fu un lunedì, 1901. Probabile data del giornale da cui il non ancora fu Mattia Pascal apprende di essere morto (da “Il fu Mattia Pascal” di Luigi Pirandello). Ciò gli dà un’idea…
Il romanzo è geniale, come tutto Pirandello, ed è inutile dirne di più: va letto.
(“Il fu Mattia Pascal”, 1904 (prima a puntate e poi in volume), 250 pagine).
Per quanto riguarda la data, veramente l’autore riporta la notizia con le parole del giornale: “ieri, sabato 28…” e non dice il mese. Ma il medesimo giornale riporta anche tre altre notizie. La prima riguarda la vendita del castello di Valençay alla seconda asta per 2.300.000 Franchi al Conte De Castellane. La prima asta aveva avuto luogo il giorno 8 maggio 1901 per 2.600.000 Franchi. La data della vendita non mi è nota, ma non mi risulta che l’acquirente fosse il Conte De Castellane. La seconda notizia riguarda il ricevimento dell’ambasceria marocchina a Potsdam da parte dell’Imperatore di Germania, alla presenza del Segretario di Stato, Von Richthofen. Questo ricevimento avvenne il 7 luglio 1901, domenica. La terza, riporta che lo Czar ricevette al Peterhof la missione del Dalai Lama. Avrebbe potuto trattarsi unicamente della delegazione guidata dal Buriato Agvan Dorzhiev, la quale fu ricevuta il 6 luglio, sabato. Anche se non ho migliori proposte per la data, bisogna ammettere che ci sono difficoltà con questa ricostruzione, perché nel 1901 esistono solo due domeniche che cadono il 29 di un mese, precisamente in settembre ed in dicembre. A quel tempo la delegazione tibetana aveva già lasciato la Russia da un pezzo, il 18 luglio. Si ha quasi l’impressione che l’autore fosse stato sul punto di cedere alla tentazione di dare indicazioni cronologiche precise e coerenti ricavandole da un unico giornale per decidere infine di confondere le piste.