8 Ottobre 2017

Sezione: non-accadde/

Sardonicus dixit (et DE emendavit): “Se si lasciano le cose importanti da fare all’ultimo minuto, spesso l’ultimo minuto sparisce all’improvviso.”

Domenica 8 ottobre 2017 —
ORACOLO VII di RENATUS NOSTRADAMUS, Domenica 8 ottobre 2017 (profezia valida strettamente per la settimana 8-15 ottobre; in senso lato fino al 3797 come quelle di Nostradamus, tanto per stare sul sicuro…)

PAR LES CONTREES DU GRAND FLEUVE BETIQUE
LE GRAND SEIGNEUR MEURTRI DEDANS SA SALLE :
CROIX REPOUSSEES PAR GENS MAHOMETIQUES
L’EUROPE BASSE & SEPTENTRIONALE.

Per le regioni del grande fiume Betico,
il gran signore ucciso nella sala:
croci respinte da genti Maomettane
l’Europa meridionale e settentrionale

Through the regions of the great river Guadalquivir
The great Lord is murdered in his room.
Crosses beaten back by the Mahometan people
The lower parts of Europe and in the North
.

L’Oracolo VI, almeno per ora, non ha predetto alcun chiaro evento. Forse lo ha predetto per qualcuno che lo avrà letto e sarà rimasto stupito. Gli altri hanno tempo di stupirsi fino al 3797. Invece l’oracolo VII, il presente, sembra prevedere disordini in Spagna Betica (la Betica sarebbe grosso modo l’Andalusia) , assassinio di una persona importante, azioni anti-cristiane dei Momettani in Europa, Nord e Sud. Noto che per norma io prendo sempre il primo oracolo che ottengo, che per me abbia senso o no. Preferisco in realtà quelli che hanno meno senso. Ma è questione di gusti. Ricordo che io non credo nelle profezie di Nostradamus, e voglio solo dimostrare che un PC può fare altrettanto bene.


Festa di Santa Taide meretrice, e, secondo una tradizione latina, giorno della sua morte (forse nel 344 dC). La morte di Santa Taide, convertita da San Pafnuzio, conclude il breve dramma “La conversione della meretrice Taide”, di (H)ro(t)swit(h)(a) di Gandersheim. Il dramma è breve, semplice anche se non ingenuo, e non manca di grazia nei suoi dialoghi, in cui talora sembra che le persone non parlino fra loro, ma piuttosto preghino. In questo dramma particolare, inoltre, c’è una notevole prima parte in cui San Pafnuzio parla della teoria musicale ed esce in una forte affermazione in favore della scienza:
Nec scientia scibilis deum offendit,
sed iniustitia scientis
.
Non è la conoscenza del conoscibile, ciò che offende Dio
ma l’arroganza di chi sa.
Consiglio senz’altro la lettura, anche perché la monaca benedettina Roswita, autrice di sei drammi ed altre opere letterarie, è probabilmente stata la prima donna della letteratura occidentale a scrivere per il teatro.
(“Conversio Thaidis meretricis”, intorno al 950, 3700 parole)


1848, domenica. Ne “I Buddenbrooks”, di Thomas Mann, in questo giorno viene registrata la nascita di Erika, figlia di Toni (Antonie). I Buddenbrooks, scritti da un autore allora ventiseienne, grande saga della grandezza e decadenza di una famiglia di commercianti di Lubecca, sono uno dei testi che meglio riassumono un secolo che ha avuto le sue moltissime luci e le sue moltissime ombre. Capolavoro “senza perifrasi”.
(“Buddenbrooks, Verfall einer Familie”, 1901, 736 pagine). Vedi anche 15 ottobre.