In questo innocuo poemetto presento l’introduzione alla lingua Quechua quale era parlata a Quito. L’originale è un testo anonimo stampato nel 1753. Il lettore curioso potrà confrontare questa lingua con la lingua “perfetta”, lo Aymarà, e giudicare da solo se la perfezione sia così evidente nell’una piuttosto che nell’altra. Le due lingue (a mio modestissimo parere) sono in effetti piuttosto simili.