8 Settembre

Sezione: non-accadde/

Sardonicus dixit “Certi ideali sembrano fatti apposta per persone senza idee.”


8 Settembre
1847, mercoledì. Il poeta ungherese Pétőfi Sándor sposa Szendrey Júlia.
*“Még nyílnak a völgyben a kerti virágok,
Még zöldel a nyárfa az ablak elõtt, * I fiori del giardino sono ancora in fiore nella vallata
E verde è ancora il pioppo davanti alla finestra…”
Incipit della romantica poesia ”Fine settembre”, una delle più note poesie ungheresi, se non la più nota in assoluto, che fu scritta durante la luna di miele.
(“Szeptember végén”, 1847, 30 versi)

OTTO SETTEMBRE
Minestra in brodo. Risotto alla milanese III n. 80.
Fritto. Sogliole, totani e funghi.
Umido. Fricassea di muscolo di vitella di latte n. 256.
Tramesso. Crostini di capperi n. 108, o Soufflet di farina di patate n. 705.
Arrosto. Cosciotto di castrato n. 530.
Dolci. Torta coi pinoli n. 582. – Biscotto da servirsi con lo zabaione n. 683, o Budino di cioccolata n. 667, coperto di panna montata.

Anche “l’Artusi” è, a modo suo, un classico italiano, che ha regnato incontrastato per molti decenni nelle cucine di mezza Italia, dove si è squinternato ed ha perso le pagine per poi essere rilegato magari più volte; dove si è coperto di annotazioni, di macchie d’olio e di salsa, si è riempito di foglietti e ritagli di giornale aggiuntivi, di segnalibri di ogni genere eccetera (mi ispiro naturalmente alla copia che mia nonna teneva in cucina come una reliquia preziosa). L’edizione del 1910 riporta 790 ricette. Non ci sono però solo ricette, ma anche citazioni letterarie, aneddoti ed informazioni d’ogni genere gradevolmente scritte in buon italiano, con tanto di glossario. Si veda ad esempio la ricetta 360, “Lingua alla scarlatta”. Non era invece ancora di moda citare i vini che meglio accompagnano i differenti piatti, anzi, si ha l’impressione che l’Artusi combattesse una sua battaglia contro l’alcoolismo. Il libro ebbe, sinora, almeno 111 edizioni e non disdegnarono scriversene Croce e Gentile nella loro corrispondenza, lasciando per un momento da un canto l’estetica in nuce e l’atto puro.
(Pellegrino Artusi: “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, 1881, 332 pagine).
L’Artusi contempla pranzi speciali per nove giorni in tutto l’anno. Perché l’8 settembre?
La spiegazione sta scritta sulla facciata del Duomo di Milano.